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Montreal Comic Con 2011

settembre 25, 2011

Salve a tutti!

Non potendo più materialmente riuscire ad andare alla mitica fiera di Lucca che da più di un decennio allieta il mio fine Ottobre/inizio Novembre, quest’anno mi sono “accontentato” di convincere un collega quebecaro ad andare alla ComicCon 2011 di Montreal.

L’operazione è veramente fulminea, il giovedi prendo una copia del Mirror, giornale inglese locale che raccoglie informazioni un po’ su tutte le manifestazioni della settimana. Per i francofoni esiste Voir che è pressochè identico (forse più sconcio, ma vabbè è Montreal).

Ad ogni modo, decidiamo all’improvviso di andare: io non sono mai stato in una fiera di fumetti americana perciò la curiosità c’è tutta. Se a questo aggiungiamo che è di sabato, che c’è Marina Sirtis (il Consigliere Troi di Star Trek: The Next Generation), che il palazzo della fiera è a due isolati da casa mia, direi che andare a questa fiera è un obbligo imprescindibile.

Ci si ritrova alle 11 a Place Bonaventure con il biglietto elettronico “che permette di entrare più rapidamente” già pronto e stampato. Per pura fortuna ci ritroviamo subito, ma la quantità di gente è letteralmente oceanica. I sotterranei del centro fieristico di Place Bonaventure traboccano di gente, ci sono due code, una per chi ha il biglietto e una per chi non ce l’ha, che si intersecano in maniera tentacolare: le maschere fanno di tutto per tenere la gente in fila e nonostante la naturale docilità del pubblico locale, che non trasforma la fila in una bolgia infernale, la quantità di visitatori sembra enorme.

Presi di sorpresa da questa adesione massiccia, decidiamo di fare una piccola deviazione. Il mio collega si farebbe volentieri un caffè e considerata la fila che c’è, ci si può permettere tranquillamente una pausa. D’altra parte, l’unica cosa che davvero mi interessa è il panel con Marina Sirtis, per il resto posso dare solo una occhiata in giro e questo mi basta.

Andiamo quindi alla stazione centrale di Montreal (che è appunto a Place Bonaventure, è un complesso piuttosto grande). Come tutti i posti importanti del centro, ha ovviamente il suo mercato sotterraneo anti-inverno. Qui scorgo un panettiere (vero e proprio! un panettiere che è un panettiere!) e mi viene una idea probabilmente frutto di esperienza fieristica: compriamoci dei panini adesso in modo da evitare di dover comprare robaccia a prezzi esorbitanti dentro.

Si fanno le 11.30, il panel è alle 14, c’è tutto il tempo di questo mondo!

…o così credevamo.

Torniamo alla fiera e ancora per fortuna appena arrivati ci troviamo di fronte un membro dello staff che ci dice che la fila per entrare, se in possesso del biglietto, comincia da lì. Fantastico!

La fila si snoda in maniera bizzarra all’interno del sotterraneo di Place Bonaventure, gira attorno a colonne, fa lo zig zag tra folkloristici vasi di cemento e in generale sembra un enorme serpentone. Fa caldo, il sotterraneo ha il tetto basso e ci stiamo dentro praticamente un’ora prima di arrivare alle scale di ingresso.

Va bene, un’ora di coda per una fiera in pieno centro in una grande città si può anche sopportare. Ecco, finalmente siamo ai gradini, saliamo, facciamo capolino in cima e….

….benvenuti alla VERA fila per entrare!

Lo shock è stato mostruoso, al piano superiore c’era una fila ancora più massiccia di persone che aspettavano di entrare nella fiera!

Purtroppo a quanto pare per questa quarta edizione della ComicCon di Montreal, non si aspettavano affatto una esplosione di pubblico così grande. Nonostante uno spazio espositivo ingente, hanno affittato solo una certa metratura che non permette a più di tot persone di entrare. Risultato ovviamente è una fila apocalittica che si muove lentissima: bisogna aspettare che qualcuno se ne vada prima di poter lasciare entrare altri.

All’alba delle 14 (ebbene si, due ore e mezza di coda praticamente), riusciamo a entrare. Grazie alla scelta strategica dei panini (mangiati in fila, alla faccia di gente che non si era premunita e stava praticamente diventando cannibale) stiamo bene e ci fiondiamo quindi al panel di Star Trek.

Un ennesimo colpo di fortuna ci aspetta! Il panel è in ritardo di una manciata di minuti, arriviamo alle 2.05 e appena ci sediamo inizia! Non solo, il panel del sabato doveva includere solo Marina Sirtis e invece c’è anche Micheal Dorn (Worf, sempre di Star Trek: The Next Generation).

Perdonerete la reazione da fan sfegatato della seria ma sono andato in sollucchero e per un’ora ci siamo veramente ammazzati dalle risate. Il panel era una semplicissima ora di Q&A con i due attori e lì Marina Sirtis ha dato il meglio di sè. Micheal Dorn è un attore composto, voce impostata, pacato. Lei parla, si agita, si muove, fa commenti, è una furia (in senso buono!).

Consiglio per i trekker: non dite mai “The Classic Series” vicino a Marina Sirtis, perchè lei vi correggerà dicendo che non solo si chiama “The Original Series”, ma che TNG è probabilmente molto più un classico di quanto non lo sia TOS.

Onestamente, 20 $ e due ore e mezza di fila son valse quell’ora di risate, quindi sono molto soddisfatto.

Abbiamo passato il resto del pomeriggio a dare una occhiata alla fiera e devo dire che non ho notato assolutamente nulla che non succede a Lucca. I disegnatori hanno i loro stand in cui si promuovono e disegnano, i venditori di ciarpame da collezione hanno tutto incellofanato e puntualmente non vendono nulla, i fumetti famosi li vendono ovunque insieme a Magic e Yu Gi Oh, i Cosplayer creano i loro piccoli gruppettini, litigano, scherzano e si fanno scattare foto, cibo e bevande sono sempre un furto.

Insomma, l’unica cosa che differenzia una fiera americana da quelle italiane è la facilità con cui gli ospiti possono venire qui. Per loro costa meno, gli spostamenti e la logistica in generale sono più semplici e quindi è molto più probabile avere un ospite VIP. Per il resto, c’è tutto quello che vi potreste aspettare.

Per i socio-curiosi, questa fiera è molto anglofona.

Saluti di oggi ovviamente alla Camazza per il suo compleanno, a Candycane per lo stesso motivo, a Fonz e un grande in bocca a lupo a Mitch per il lancio della sua nuova applicazione per iPhone, Thotpot (www.thotpot.com).