Archive for the ‘Ricette’ Category

Questo non è cibo, è epos

giugno 6, 2011

Salve a tutti,

Oggi parliamo di un sito talmente stravagante da meritare un post dedicato. Prima del link, facciamo il solito passo indietro.

Dal team che originalmente guidavo, adesso sono passato a tre. Lavoro con molte persone diverse con professionalità diverse e soprattutto personalità estremamente variegate. Ho programmatori di grande esperienza che sono bravissimi ma hanno il dente avvelenato su questo o quest’altro aspetto della vita, ho giovincelli freschi di università che vogliono imparare, ho programmatori “da manuale” che vogliono una lista di cose da fare e un computer per implementarle, ho buontemponi e ho musoni, ne ho davvero di ogni natura.

Tra i recenti acquisti del mio team c’è Cin Cion (al solito, il nome non è quello vero). Cin Cion è canadese ma di origine asiatica, non importa di dove. E’ nato e cresciuto nel glorioso Québec ed è un grande amico di Rodolfo (v. nota precedente), si conoscono fin dalle elementari. Cin Cion e Rodolfo sono molto teneri, pranzano sempre insieme, ridono, scherzano e si vede proprio che godono ognuno della compagnia dell’altro in maniera molto amicale e sincera. Per chiarezza, no, non sto alludendo che siano gay. Sono davvero molto amici.

Ciò che però ho scoperto solo di recente è che la loro sintonia è veramente perfetta per quanto riguarda il cibo. Hanno un piccolo calendario settimanale che seguono in maniera veramente pedissequa, contravvenendo a quanto deciso raramente se non mai. Ecco quindi che il Lunedi, Rodolfo si porta il panino fatto a casa. Il Martedi si mangia tutti il poutine. Il Mercoledi, Rodolfo mangia un panino. Il Giovedi si va alla rosticceria giù in strada a mangiare il pollo. Il Venerdi Rodolfo mangia un panino anche se una volta al mese si va tutti al ristorante cinese qua vicino.

Apro una parentesi sul ristorante cinese qua vicino, trattasi di Nouilles Express, su Maisonneueve, questa è una indicazione per gli autoctoni, abbiamo dovuto denunciarlo al MAPAQ (l’agenzia provinciale per l’igiene nei luoghi di ristorazione, tra le altre cose) perchè abbiamo trovato un insetto nel riso al vapore. Ovviamente non ci andiamo più e consiglio a tutti di non andarci, almeno per un po’. Peccato perchè il cibo era buono.

Torniamo a noi. Non c’è qualcosa di strano in quel calendario? Quando Rodolfo si porta un panino, Cin Cion che cosa mangia? Ebbene, Cin Cion va da McDonald’s, tranquillamente tre volte a settimana, anche quattro. Lo prendo bonariamente in giro, ma la domanda è veramente legittima: sei a Montrèal, la città col più alto numero di ristoranti procapite del mondo, ci sono decine di alternative attorno all’ufficio, cibo di ogni tipo a prezzi competitivi e vai a mangiare da McDonald’s? Perchè?

Cin Cion col suo sorrisone beffardo mi spiega che il motivo è semplice: “It’s sooooo good”, che potremmo tradurre “Ma è cosììììì bbuono!”. Inoltre costa poco e sono veloci, così non deve fare aspettare Rodolfo per il pranzo.

Ovviamente dopo averci scherzato qualche volta ho percepito che dietro la bonarietà di Cin Cion si nasconde una volontà adamantina: McDonald’s o muerte, ragazzi.

Giovedi scorso Cin Cion e Rodolfo mi invitano ad andare con loro alla rosticceria sotto l’ufficio. E’ una cosa che leggermente mi secca perchè devo lasciare la mancia alla cameriera, cosa che porta il prezzo del pasto a 13 $ che è il massimo assoluto che ho in budget per il pranzo. Durante il pranzo si parla di nuovo di fast food, si parla di tv, io cito la stupenda serie di Travel Channel “Man Vs. Food”, ne parliamo un po’, ci si diverte tutti insieme.

Per chi non conoscesse Man Vs. Food, si tratta di una trasmissione di Travel Channel dedicata ai “pig out spots” degli Stati Uniti, lett. “posti da smaialata”, ovvero i ristoranti in cui fanno le porzioni più incredibili mantenendo la qualità migliore possibile. Proprio ieri è cominciata la terza stagione (Man v. Food Nation) e devo dire è una trasmissione davvero divertente, nonostante non mi mangerei gran parte delle cose presentate.

Al mio grande entusiasmo per Man Vs. Food, Cin Cion e Rodolfo oppongono la versione canadese, o meglio montrealese, della sopracitata trasmissione: Epic Meal Time. Passiamo il resto del pranzo a ridere delle curiosità gastronomiche presentate in EMT. Un gruppo di ragazzi, probabilmente di Laval (appena fuori Montrèal), prepara piatti della cucina classica usando esclusivamente ingredienti comprabili in Fast Food.

Ecco quindi le lasagne Fast Food fatte con 15 Big Mac (McDonald’s), 15 Baconator (Wendy’s) e 15 Teen Burgers (A&W). Il Fast Food Sushi fatto usando fette di pancetta al posto dell’alga nori. L’insalata fatta con “le foglie di carne”. Mi fermo qui perchè la lista di follie è enorme. Il tutto è ovviamente condito da un bizzarro accento inglese (“SAAAAAUS”), un insieme di personaggi squinternati e tocchi raffinatissimi come il conteggio calorie. Una sorta di Jackass culinario, per coloro che conoscono la serie.

Ci troviamo di fronte quindi a un capolavoro epico di nonsense e idiozia, stavo vedendo il sito poco fa e ridendo ho pensato “Cavolo, avevo promesso a Cin Cion che questo sarebbe finito sul blog”.

E così è stato.

…Come? Volete anche voi il sito? D’accordo.

http://epicmealtime.com

Saluti di oggi a Cin Cion & Rodolfo, Massimino il finto canadese, Giorgione, Kitty e soprattutto A. per avere condiviso con me il suo Segreto Segretissimo.

Italo-Cino-Fusion: Pollo Imperiale

luglio 30, 2009

Salve a tutti!

Contrariamente a quanto annunciato, non scrivo la recensione di Harry Potter. Da lunedi ho cominciato una dieta che secondo me si trascinerà per una quantità di tempo mostruoso (stando alla mia dottoressa, 4-5 mesi più altri sei di mantenimento). La dieta non è di quelle da fame mostruosa a essere onesti, 1500-1600 calorie, di certo non si muore. Non devo perdere così tanto (grazie Norvegia e il tuo cibo schifoso) ma secondo me ci vorrà un sacco di tempo.

Detto tutto questo, ora mi devo procurare cibo sano e cucinarmelo tutti i santi giorni, il che devo dire comporta una serie di seccature, tra cui visite continue all’ICA di fronte all’ufficio. Avendo a disposizione una quantità di ingredienti *veramente* microscopica (unico alimento illimitato la verdura), mi sono dovuto ingegnare sulle ricette.

Fortunatamente l’arte culinaria c’è, la reperibilità degli ingredienti purtroppo è modestissima, ma mi sono ingegnato. Mi sono infatti inventato piatti di ispirazione cinese che definirei italo-cino fusion. Vi dirò, per essere fatti con condimenti _minimi_ sono davvero molto buoni.

La ricetta di oggi è il Pollo Imperiale in edizione non piccante.

Ingredienti:

1 peperone giallo, 1 peperone verde, mezza cipolla bianca o gialla (io consiglio bianca), petto di pollo sgrassato q.b. (nel mio caso 130 grammi come da prescrizione), 1 cucchiaio di olio di oliva, salsa di soia rigorosamente Kikkoman q.b..

Non mi dilungo sul perchè l’unica salsa di soia da utilizzare sia la Kikkoman: semplicemente è la migliore, non c’è nessuna marca che gli arrivi anche solo vicino. E’ un marchio giapponese vecchio di 300 anni, diamogli un po’ di credito.

Andiamo a cominciare! (Chi coglie la citazione vince un premio) Lavare bene i peperoni, togliere il picciolo e svuotarli completamente dei semi e della polpa bianca, lasciando qui solo il croccante. Tagliare i peperoni verticalmente in fettine larghe meno di mezzo centimetro. Ricomporre il peperone e tagliare orizzontalmente le fette così ottenute in modo da ottenere pezzi rettangolari approssimativamente piatti della lunghezza di circa 3 centimetri.

Allo stesso modo, tagliare la cipolla. Il taglio suggerito per la mezza cipolla consiste nell’appoggiare la cipolla a calotta sul tagliere, tagliare a metà la cipolla senza scomporla, poi ruotarla di 90° e tagliarla di nuovo. Si otterranno quindi quattro pezzi uguali. Ruotare nuovamente la cipolla, facendo attenzione a non scomporla, di 45° e tagliare di nuovo. Ruotare infine di 90° e tagliare di nuovo, ottenendo quindi una cipolla tagliata in otto parti uguali.

Mischiate le verdure così tagliate avendo accortezza di separare ad uno ad uno i tagli di cipolla. Se la cipolla provoca pianti, ricordate che una cipolla in frigo per circa 10-30 minuti perde le sue proprietà tossiche.

In una padella antiaderente, versate il cucchiaio di olio, spalmandolo bene col dorso del cucchiaio. Accendete il fuoco medio-alto e aggiungete le verdure quando l’olio è BEN caldo (si, fa la differenza). Qui si entra nel regno del gusto personale, ovvero quanto rosolare la verdura. A me personalmente piace una cottura uniforme perciò giro molto la verdura. A causa di questo, le mie verdure ci mettono anche 20 minuti per cuocere correttamente.

Prendendo a indicazione il peperone verde, che sembra essere il più lento delle tre verdure, quando questo raggiunge una consistenza soddisfacente (a me personalmente piace quando è polposo ma non così spappolato che la pelle viene via facilmente, attaccandosi sempre al palato), è il momento di aggiungere il pollo.

Il pollo può essere tagliato durante la cottura delle verdure. Per prima cosa rimuovete ogni traccia di grasso o di schifezze che non siano pura carne. Dopodichè procedete per il taglio come per il sashimi, ovvero prima si taglia il filetto orizzontalmente in fette, dopodichè si tagliano le fette in due, ottenendo pezzi grossolanamente cubici.

Aggiungete il pollo alla padella e rimescolando frequentemente cuocetelo, impiegherà circa 3-5 minuti. Quando il pollo non ha più alcuna traccia di rosa ed è morbido ed elastico se schiacciato col cucchiaio, spruzzate il tutto di salsa di soia. Non dovete assolutamente inondare il piatto, ricordate che è la salsa di soia a salare il piatto e la Kikkoman è molto ricca di sale. Se proprio non vi piace il sale, vi segnalo la Kikkoman col 40% meno di sale. Il sapore è molto simile.

Mantecate il vostro pollo con le verdure con la salsa di soia per circa un minuto, finchè la salsa di soia da nera intensa non assume un colore leggermente più marroncino mentre ribolle. Assaggiate un pezzo di verdura, se il sapore è delicatamente vegetale, avete raggiunto una cottura perfetta e potete impiattare, avendo cura di evitare la salsa di soia con cui avete mantecato.

Voilà! Un piatto che di cinese non ha probabilmente un bel nulla, ma vi posso garantire che in termini di sapore non ha niente da invidiare al vostro ristorante cinese sotto casa.

Saluti di oggi al Club del 32!