Qualcosa su di me…

Ho notato tardissimo questa “eccezionale” feature di WordPress. Che dire di me, sono italiano, sono ingegnere informatico, lavoro nell’industria del videogioco, mi piace ridere, mi piace parlare di (e scrivere) stupidaggini e cose buffe che incontro nei miei (tanti) viaggi, mi piace scrivere giochi. Potrei continuare alcune ore ma non ne ho voglia, non mi sono mai piaciute queste pagine “Scrivi qualcosa di te” :D.

Ho vissuto per due anni e mezzo in Norvegia e ora la mia compagnia mi trasferisce in Canada. Da luglio 2010 sarò a Montreal, mi aspetto tante altre strampalate esperienze come quelle che ho vissuto in scandinavia.

126 Risposte to “Qualcosa su di me…”

  1. Marco Says:

    Ciao,

    seguo da un po il tuo blocg (il mio sogno è di trasferirmi in Scandinavia).
    Lo trovo molto divertnete e mi piace come filtri le esperienze quotidiane norvegesi. Spero tornerai a scrivere presto.

    Ciao
    Marco – da Lisbona

  2. Toyotahj45 Says:

    Ciao ti seguo da poco…..
    mi ha incuriosito il titolo del tuo blog
    perchè mi sono chiesto cosa ci facevo anch’io in Norvegia….
    sono quà per scappare ai soprusi e alla dittatura che si è formata in Italia…..quà non è meglio …..è solo differente…e la differenza è
    sostanziosa….
    ingegnere di che ramo?
    ciao a presto

  3. Erasmo Says:

    salve, forse ci siamo gia contattati, non ricordo bene…..manca un esame per laurearmi in ingegneria delle telecomunicazioni……vorrei trasferirmi per qualche anno in norvegia…ci sono stato in estate 2 anni fa…che ne dici? hai msn per 4 chiacchiere? MSN erasmontour@yahoo.it

  4. osloninja Says:

    Si ci siamo già sentiti su MSN ma non ho molto da aggiungere rispetto a quanto ti ho già detto. Se ti vuoi trasferire in Norvegia e non hai l’appoggio di una ditta internazionale che ti accolga, o parli norvegese o non trovi lavoro, quindi quella è la tua prima priorità (e questo significa che per minimo sei mesi sarai in passività totale). Oltre a questo, devi parlare un buon inglese.
    Se sei italiano, puoi godere di 6 mesi di soggiorno senza alcun visto nè nulla, anche per lavorare, ma dopo ti devi regolarizzare. Ti devi anche regolarizzare nel caso in cui cominci a guadagnare uno stipendio norvegese e in generale consiglio la regolarizzazione come prima cosa da fare in norvegia appena si ottiene un contratto di lavoro per accedere ai servizi sociali e avere la possibilità di fare qualsiasi cosa, dalla banale sim del cellulare al conto in banca. Se non sei registrato presso lo Skattetaten (il fisco), non hai un Fødselnummer (il codice fiscale) e quindi non solo non esisti, ma non hai diritto a niente. Inoltre probabilmente nessun affittuario ti vorrà.

  5. win-news Says:

    Ho trovato il tuo blog per caso mentre cercavo una cosa su helkjop…
    Pure io vivo in Norvegia..

    • Francesco Says:

      Ciao Win news, abiti in Norvegia e vorrei chiedere qualche informazione considerato che vorrei andarci dato che la mentalità italiana mi sta venendo a odio (raccomandazioni, mobbing pressocché normale ecc.) se puoi scrivere qualcosa ti ringrazio, purtroppo non conosco la lingua ma conosco l’inglese praticamente dalle scuole medie che lo studio e con un poco di impegno potrei parlare fluentemente con pochi errori e se andrà bene imparerò chiaramente il norvegese, pare che loro siano freddi e non ti considerano credo soprattutto se tu se un uomo, confermi? E per gli affitti, costo della vita ecc.? Grazie.

  6. Luca Says:

    Veramente molto interessante il tuo blog, dovresti provare a trasformarlo in un libro! Io ho un progetto simile… se vuoi possiamo provare a scriverlo insieme… Anche io abito in Norvegia, ormai dal 2003 e condivido molte delle tue osservazioni.

    • osloninja Says:

      Lol addirittura un libro, è così basso il livello di qualità delle pubblicazioni? Non me ne ero accorto :).

      Ti ringrazio della proposta ma non sono sicuro di voler fare una cosa del genere, almeno per ora. Ho visto il tuo sito invece, allora.no, mi sembra molto interessante, è un modo per portare la cultura italiana in norvegia? Quanto è conosciuto?

  7. Luca Says:

    No, non scherzo, anche se lo vedo come un progetto per quando andrò in pensione;-)
    http://www.allora.no è discretamente conosciuto. Abbiamo quasi 300 studenti che partecipano ai nostri corsi organizzati in diverse località della Norvegia, in aggiunta ai 60 studenti virtuali, che seguono i nostri corsi online. Abbiamo anche un gruppo su facebook.

    Tramite allora.no vogliamo trasmettere un´immagine positiva dell´Italia. I giornali e i telegiornali sono pieni di brutte notizie a cui si uniscono i tantissimi stereotipi e luoghi comuni sugli italiani. Tramite Allora e il suo podcast riusciamo a mettere in luce l´Italia che funziona e l´Italia che piace ai norvegesi. È un bel progetto. Ti andrebbe di scrivere un articolo per noi?

    • osloninja Says:

      Un articolo? Su che cosa?

      • Luigia Says:

        Ciao, mi chiamo Luigia, ho 58 anni e voglio ricominciare una nuova vita in norvegia, ma non so da che parte cominciare per trovare prima di tutto un lavoro, mi piacerebbe lavorare in un asilo nido o in una scuola materna come supporto alle insegnanti, perche’ io ho solo il diploma di segretaria, oppure come infermiera, anche generica, che pulisce ecc. in ospedale. Poi, se il sogno dovesse realizzaesi, affittare un piccolo appartamento, vivo da sola. A tal proposito, com’e’ il costo della vita li? Mamma mia, lasciare tutto e tutti (anche con dispiacere) ma ricominciare a VIVERE. Non ridere per quello che ho scritto. Spero di ricevere un tuo consiglio.
        Ciao
        LULI

      • osloninja Says:

        Perchè mai dovrei ridere, per carità, semmai invito tutti a pensare molto bene a quello che vogliono fare. Nel tuo caso, come ho risposto a molti altri, se non parli il norvegese è molto difficile trovare un lavoro, ancora si più se è un lavoro con poca o nessuna richiesta di specializzazione. Se non hai contatti in Norvegia, diciamo che vedo una partenza piuttosto impegnativa.

    • alessio rossi Says:

      a cui si uniscono i tantissimi stereotipi e luoghi comuni sugli italiani.

      …ciao a tutti…
      è da 3 anni che faccio le ferie in norvegia.I’m a tenter.
      due secondi fa stavo cercando un benedetto corso di norvegese in Milano…sono stufo di sentir chiedermi informazioni in norvegese 🙂
      a riguardo della tua frase…sinceramente complimenti per l’impegno in ciò.ma quando viaggio dagli ita cerco sempre di starci lontano,chissà perchè con le brutte abitudini ci si fa sempre riconoscere.forse ci meritiamo veramente commenti negativi?.

      🙂 buona fortuna a voi che avete già fatto il primo passo !!!!!!

  8. Luca Says:

    Decidi tu, forse qualcosa su come si trova un italiano a vivere in Norvegia e la sua dura lotta per trovare pesce fresco nei supermercati in uno dei più grandi paesi esportatori di pesce al mondo… e altre divertenti contraddizioni che molti norvegesi -ubriachi dalla convinzione di vivere nel “miglior paese al mondo”- non prendono mai in considerazione.

    • osloninja Says:

      Ah, perchè, hanno questa convinzione? Accipicchia, il petrolio ubriaca davvero, la norvegia fino al 1972 (mi pare ’72 qualcuno confermi) era una nazione *molto* povera. Altro che siamo i migliori del mondo. Riguardo l’articolo, ti contatto privatamente e ne parliamo.

  9. Lucia Says:

    ho trovato il tuo blog per puro caso, devo dire la cosa che alla fine mi fa piu’ piacere e’ constatare che dopo tutto l’italia non e’ poi cosi’ schifosa come ci appariva quando ci abitavamo. abito in indiana dal 2002: i bambini sono peggio di quelli norvegesi, se andiamo poi a comparare i progressi nella crescita tra i figli degli stranieri e i figli degli americani non ci si crede!! quello che il figlio di un europeo fa a 3 anni, il figlio dell’indiana lo fa a 8. non scherzo. parlo ovviamente di cose base, di quelle piu’ su eviterei in quanto non credo ci arriveranno mai…
    la gente e’ di un’ignoranza inimmaginabile, e per ignoranza intendo soprattutto totale mancanza di buon senso. sono tutti un po’ come frankenstein a livello cerebrale ma in piu’ egoisti.
    il cibo… beh… basta che ti dica che McD’s lo considerano “restaurant” (!) figurati il resto… e dire che abito in uno stato agricolo e frutta e verdura freschi non dovrebbero mancare… quanto al pesce venduto nel supermercato e’ morto di malattia a giudicare dalla puzza.
    lavoro in universita’ e potrei scrivere anche io un blog con le cazzate che sento quotidinamerde.
    in fine, gli aereoporti. mi unisco a te nel praising di amsterdam, davvero uno degli aereoporti piu’ belli del mondo. anche MUC (monaco di baviera) non e’ male, pero’. Francoforte un girone infermale. UK la evito come la peste perche’ per le mie traiettorie dovrei cambiare aereoporto e considerato che perdere un volo e passare la notte in aereoporto non e’ una cosa che mi spaventa piu’… ti lascio immaginare tutto il resto.
    e pensa che prima di leggere il tuo blog mi era anche venuta una mezza idea di trasferirmi in Norvegia. si perche’ guarda l’aspetto della sicurezza sociale, assistenza sanitaria ecc. mi faceva molta gola se paragonato a qui. il clima francamente era l’ultimo dei miei problemi, se per te -13C sono freddi, per me in inverno sono caldi, in quanto qui la media e’ tra -15C e -20C pero’ con windchill e freezing rain. Capirai allora che il clima norvegese mi appare mite 🙂
    ma in fondo guarda, se non sto a considerare il fatto che farsi amici americani del midwest e’ quasi impossibile, che tutti lavorano ore e ore ma alla fine la qualita’ fa cmq caga’… e che non puoi fare un discorso normale con nessuno, non e’ poi cosi’ male qui! la scorsa settimana un coyote e’ passato da casa mia, poi un colibri’ e delle rondini hanno fatto il nido vicino alla finestra della mia vicina… e non dimentichiamoci delle lucciole al calar della sera! A torino quando mai potrei vedere delle cose cosi’?
    tieni duro!!

  10. Lyndon Says:

    Blog molto interessante. Ho qualche mira di trasferirmi in Norvegia, ma per ora lo ritengo irrealistico. Continua a riportarci la tua esperienza, credimi che e’ molto interessante. Se hai piacere vieni a trovarmi e magari fai un giro sui blog di noi italiani in Irlanda.

  11. Michele Says:

    Blog bello, interessante ed utile: complimenti!
    Senza stressarti ti vorrei fare una domanda specifica in privato: puoi contattarmi?
    Ciao

  12. Lyndon Says:

    Ciao Michele, certo figurati.

    Puoi contattarmi qui? thelyndonsyndrome@gmail.com

    Grazie.

  13. osloninja Says:

    Diceva a me, lol :D.

  14. Lyndon Says:

    🙂 opssss

    Chiedo venia!

  15. Lumi Says:

    Mi scosto un po’ dai commenti precedenti. Sono stupita perchè l’idea che mi sono fatta leggendo il tuo blog non posso definirla positiva. Ma la Norvegia ti piace o no? Ne fai un ritratto molto limitato e a pelo d’acqua. Mi sono trasferita ad Oslo da poco, con l’intenzione di rimanerci a lungo. Ho lasciato lavoro e sicurezze per la terra che da sempre è il mio sogno. In Italia non ci tornerei MAI. Questo non significa che qui è perfetto, solo che è quello che ho scelto. Consiglio: lamentati di meno e smetti i panni da stereotipoitaliano. Forse tutto ti piacerà di più.

    • Franco Says:

      Ciao, visto che lavori in Norvegia per cortesia potresti darmi una mano, grazie?
      se vuoi lascio la mia casella di posta elettronica…

      • osloninja Says:

        Mi spiace ma non so proprio come aiutarti, se leggi il resto del blog, non sono più in Norvegia ma vivo in Canada da più di un anno.

  16. osloninja Says:

    Devo averti inavvertitamente insultato madre, padre e tutti i parenti, perchè altrimenti non mi spiego un commento così acido. I tuoi consigli mi sembrano completamente fuori luogo, quello che hai scritto mi sembra mero e semplice frutto di capriccio. Sei venuta in Norvegia perchè è il tuo sogno e non accetti che qualcuno dica che non è il Paese dei Balocchi? Bè, peggio per te, da me che vuoi esattamente? Io racconto delle mie esperienze, di certo non scrivo il Manuale Completo del Vivere Norvegese.

    Confermo quanto ho detto già più volte, gran parte di quelli che arrivano, all’inizio sono entusiasti e dicono che è la realizzazione del loro più bel sogno. Poi li riincontri dopo un anno o due e non sono più tanto contenti.

    Quindi, datti una calmata e magari pensa due volte prima di scrivere. Oppure smetti di leggere il blog se ti fa così schifo, io non mi offendo mica se mi dici che non ti piace.

  17. Lumi Says:

    Fa male un primo commento negativo, vedo.
    Non mi vergogno a ritornare sui miei passi, se è il caso, perciò ti chiedo scusa se sono stata troppo diretta e ho usato termini che ti hanno offeso. Ammetto che essere aggressiva non è da me e forse sono uscita dai binari.
    Ma ti prego di rileggere la tua risposta, che mi sembra alquanto maleducata (cosa vuoi da me, datti una calmata, e via così). Se si scrive pubblicamente si deve essere pronti a scontrarsi con ciò che di te pensa la gente. Ho solo espresso questo e, di nuovo, se l’ho fatto in modo sbagliato, ti chiedo scusa. Ci sarebbe molto altro da dire, ma facciamo che basta così. Buon proseguimento e buona fortuna.

  18. osloninja Says:

    Ehhhh malissimo guarda son qui che piango, lol.

    Ahhh, i grandi concetti incompresi di Internet. La libertà totale di Internet consiste nell’avere sempre e comunque la possibilità di crearsi un proprio spazio per dire la propria. Non che questo spazio lo si può creare ovunque :D.

    Personalmente non sono offeso, ma come hai appena fatto di nuovo, mi sembri molto rapida a dare giudizi e consigli. Forse che questo sia un modo aggressivo di porsi? Valuta tu :D.

  19. Erik Says:

    Ciao, anche io sto qui in Norvegia e sono aspirante ingegnere (spero nel petrolio, turni 2 – 4 vita in italia e stipendio norvegese )… se hai voglia e tempo, avrei dei dubbi da chiarire.

    Se, ripeto, non ti scoccia, sarei contento se mi aggiungessi su msn, cosi’ un giorno quando ci becchiamo in linea ti posso chiedere ste due cosette (e’ roba da poco comunque). L’indirizzo msn e’ lo stesso della mail.

    Continua a scrivere che vai forte. Ciao!

  20. rosy Says:

    Ciao, anch’io x caso mi sono imbattuta nel tuo blog. Ora mi trovo ospite di una mia parente che temporaneamente risiede ad Oslo ma, come me, è italiana. Da qualche mese con mio marito abbiamo deciso che vogliamo scappare dall’italia, non siamo giovanissimi, anche i vecchi si mettono in gioco a volte, mio marito ha una cultura classica però non è riuscito a laurearsi, io sono più sul socio politico.Il nostro inglese è veramente a livello sotto elementare, ai nostri tempi s’insegnava a leggere a scrivere perfettamente ma conversazione no! Vorremmo imparare il norvegese senza spendere troppi euro e vorremmo affittare un piccolissimo appartamento, sai come devo fare? Mi dai qualche dritta? Vorrei allestire un banchetto nei mercatini, mio hobby: mosaico, borse in panno saponi, oggettini vari, vorrei buttarmi in questo per riuscire a vivere e a realizzare il sogno mio e di mio marito. Ti prego non ridere di questa mio scritto, tu hai l’età che si avvicina a quella dei miei figli, mi sono sposata a 21 anni e 3 mesi, i giovani alcune volte sanno essere crudeli ma altre volte ti dimostrano il loro incoraggiamento e la loro partecipazione con allegria, io ho bisogno d’allegria sono interista e martedì la mia squadra contro il barça ha dimostrato tutta la sua tristezza. Ciao e grazie qualunque risposta io riceva!! Ross

    • Fabio Says:

      Ciao Rosy.
      La penso come te, per questo sto tentando di trasferirmi a Oslo.
      Son già stato lassù, l’ho trovata molto bella, interessante e molto più vivibile della piccola provincia in cui abito.
      Voglio raggiungere la mia compagna, la distanza è diventata insostenibile.
      Ogni suggerimento, notizia o contatto per trovare lavoro sarà ben accetto.
      Scalpito e fremo nell’attesa di riuscire a trovare un lavoro che mi permetta il trasferimento.

  21. rosy Says:

    Scusami se continuo a scrivere ma credo d’aver commesso un errore nella risposta sulla mia posta. E’ l’età abbi pazienza, forse sono la più vecchia che ti scrive. Ciao

  22. osloninja Says:

    Ciao Rosy, riguardo le tue domande ecco le mie risposte.
    Imparare il norvegese a basso costo si può fare con i corsi statali, qui li incentivano molto. Qui trovi tutte le informazioni sui corsi, sia quelli gratuiti che quelli a pagamento:
    http://www.english.oslovo.no/skolen/skolen1.shtml
    Il sito è tutto in inglese, così come i corsi, quindi un po’ di lingua anglosassone ti tocca parlarla.
    Per cercare un appartamento, quasi tutti usano FINN (www.finn.no) anche se in generale come ho detto molte volte trovare un appartamento, anche piccolo, che non sia un tugurio e abbia un prezzo non da omicidio qui a Oslo è pressochè completamente impossibile. Io ho cercato casa in un momento di mercato tranquillo per qualcosa come 45 giorni e ho rimediato una schifezza totale di cui sono insoddisfatto sotto moltissimi punti di vista.
    Riguardo i mercatini e l’artigianato, non è un argomento su cui mi sento di poter dare consigli, non ne so veramente nulla.
    Mi sento però di aggiungere la postilla che ho già scritto tante, tante, tante volte. Per la mia personale esperienza, qua in Norvegia ci restano volentieri solo quelli per cui la Norvegia è il sogno di tutta la vita, perchè venire qui “solo” per lasciare l’Italia porta, ripeto nella mia personale esperienza e delle persone che conosco, a più di un malumore. Poi ovviamente non mi permetto di giudicare o deridere le scelte altrui e auguro a tutti le migliori fortune.

  23. Lello Says:

    Ciao,ho trovato per caso questo blog girovagando in rete…Intanto ne approfitto per farti e fare a tutti i migliori auguri per il nuovo anno.
    Sono arrivato qui perchè verrò in Norvegia per lavoro a breve.Non mi spinge nessuna voglia particolare,fosse per me non ci sarei mai venuto in Norvegia perchè non c’è nulla che mi attiri li e non sopporto il freddo,sono sincero.Fosse per me sarei rimasto a vita a Dubai dove ho passato 3 mesi splendidi 🙂
    Devo venire a seguire un progetto lavorativo dalle parti di Stavanger e volevo chiederti qualche suggerimento su come trovare un appartamentino in affitto.
    Hai citato FINN per trovare casa,ma vale solo per Oslo o per tutta la norvegia?Hai qualche altro sito di riferimento?Comincerò a tradurre qualcosa visto che FINN è tutto in norvegese,giustamente peraltro…
    Grazie mille dell’attenzione e buona giornata

  24. gabriella Says:

    posso trovare i giornali quotidiani italiani a oslo e bergen?

  25. Rosy Says:

    Ciao, dal 7 gennaio sono nuovamente ad Oslo e con me c’è mio marito.
    Abbiamo gustato il grande freddo, il ghiaccio sui marciapiedi, le mani gelate e tanta voglia di mangiare cioccolata. Siamo due vecchietti che hanno un grande desiderio: “VIVERE QUI”. Abbiamo acquistato una tessera settimanale per i trasporti e abbiamo cominciato il tour da un capolinea all’altro. Alcune volte siamo scesi come ad esempio sulla via per Huk e abbiamo camminato nella neve fino a raggiungere il mare e d essendo al tramonto Giorgio, mio marito, ha fatto tantissime foto con la sua Nikon: La natura paesaggistica è stupenda! Abbiao avuto degli incontri per qualche lavorto, in particolare per Giorgio, speriamo che si concluda qualcosa così potremo venire ad esaudire il nostro sogno, vivere il resto della nosra vita qui. Ciao, io rimarrò fino al 30 e poi tornerò dopo il 5 feb. mio marito tornerà in Italia sabato e ritornerà ad Oslo il 23 per ripartire con me, poi tornerà a feb. ma non sappiamo quando, per fortuna c’è la Ryanair!!! Ragazzi che leggerete queste mie righe abbiate entusiasmo il mondo è vario anche il freddo, il ghiaccio la neve hanno il loro fascino! Lamentarsi del freddo o del caldo è inutile, i preconcetti, le paure la nostalgia è roba da vecchi! Io e Giorgio però non siamo tra i “vecchietti”: Ciao Osloninja! Coraggio! Vivi in un paese dove la libertà è pari alla maestosità della sua natura, la gente ha i suoi difetti e chi non li ha? Da quantomanchi dall’Italia? Sai come siamo diventati? Sai quanto male si vive nel nostro Bel Paese? Non credi che il desiderio di libertà sia una molla per farti lasciare la tua Nazione, carissimo, potresti esere tranquillamente mio figlio, e ti dico che per me e Giorgio è proprio la ricerca della libertà che ci ha fatto decidere per questo Paese che giorno dopo giorno si svela sempre di più, anche nei suoi lati negativi che non sono tanti come da noi in Italia: Scusa il mio lungo scritto e ancora ciao e Buon 2010! Che ciò che desuideri ti si avveri!

  26. DavyDavy Says:

    Blog interessantissimo, almeno per me, complimenti.
    Divertentissimo lo spaccato della società norvegese vista dagli occhi di un immigrato italiano e non poco istruttivo, considerato che studio norvegese all’università è che sogno tra qualche anno di venire a vivere lì. In alcuni punti mi sono ritrovato a pensare alle mie disavventure dell’anno scorso.
    Mi sono piaciuti molto anche i post sul tuo lavoro. Lavorare nell’ambito MMORPG ha il suo fascino, almeno nei confronti dei profani come me che sono solo clienti di queste multinazionali.
    (Tra l’altro, sei sempre su Hades? Scusa la domanda indiscreta, ma lì siamo davvero pochi italiani…).
    Tutto qui, volevo solo complimentarmi per la bontà del blog. Avrei mille domande da farti sul vivere in Norvegia, ma immagino che tu sia stanco di sconosciuti che se ne escono con le peggio domande. Perciò mi limiterò. 😛

    Ha det bra!

    • osloninja Says:

      E che ci vieni a fare in Norvegia? 😀
      Riguardo Hades, si tecnicamente sono sempre su Hades, tuttavia ormai gioco veramente poco. Questo tempo in norvegia ho giocato parecchio facendo Salvage, Limbus e sea, ma dopo aver investito praticamente tutti i risparmi di una vita di gioco per una Marduk’s Jubbah che alla fin fine è solo uno status symbol (ben 9 mp in più di una noble’s tunic e senza cure potency… per 15.6M G mi sembra un po’ poco) e dopo che mi hanno scippato la Altruistic Cape che era l’unico drop che volevo da sea mi sono girate VERAMENTE le scatole e ho praticamente smesso. L’unico motivo per cui non ho cancellato l’account è che hanno ricominciato a giocare un paio di amici jp e sto aspettando FF14, probabilmente ci sarà qualche forma di account conveniente per chi gioca all’11 e al 14.

      • DavyDavy Says:

        E che ci vengo a fare? Bella domanda… Già mi immagino i colloqui di lavoro:
        “allora, lei ha una laurea in?”
        “Norvegese”
        “E quindi?”
        “Parlo norvegese! :D”
        “Questo lo sa fare anche mio figlio che ha otto anni e lo parla meglio di te >.>”

        Non so, dicono che c’è richiesta di insegnanti italiani di italiano là. Può essere un inizio, nel mentre potrei pensare di continuare a studiare in un qualche altro settore. Per ora spero nelle borse di studio estive! 😛

        Io all’endgame su hades ci ho praticamente rinunciato. Non mi interessa nerdizzare su pezzi di equip, Tanto col DRG non serve praticamente a nulla XD
        Inoltre, in endgame la gente gioca davvero alla meno peggio. Al mio primo run di dynamis ero il secondo damage dealer della LS e non avevo manco un merit speso. Persino la mia Wyvern faceva più danno di un terzo dei giocatori presenti… Vabbè.

        Aspetto anche io il bundle, sperando non sia questo l’annuncio del Vanafest che dovrebbe tenermi incollato a ‘sto gioco. In giro si vocifera 5$ di sconto per chi ha uno squareenix account bindato a un account ffxi e uno di ffxiv.

  27. enrico Says:

    Ciao,
    ti ho trovato cercando informazioni sulla norvegia in internet. Sono un giornalista. Sto cercando di mettere in piedi per la settimana del 19 aprile un viaggio in norvegia per un programma televisivo. Devo trovare storie interessanti da raccontare su tre argomenti:

    1)Cambiamenti climatici
    2)Agricoltura sostenibile
    3) Sistema fiscale in norvegia (tasse evasioni e furberie varie)

    L’obiettivo è fare confronti con l’Italia. Temi che tu tratti spesso sul tuo blog. Non è che mi daresti una mano?

    • osloninja Says:

      Bè, una mano la dò a tutti per quel che posso, che cosa ti serve? Alcune indicazioni…

      1. L’unica cosa che so è che i norvegesi tirano frequenti accidenti ai cambiamenti climatici perchè si sta sciogliendo il loro ghiacciaio più antico. Il nome del monte non me lo ricordo.
      2. Non ne ho idea.
      3. E’ un buon sistema, funziona bene e supporta lo stato sociale. Il rovescio della medaglia è una tracciabilità da Grande Fratello.

  28. enrico Says:

    Beh, mi aveva colpito la tua descrizione dei rapporti con il fisco norvegese. Siccome uno dei temi che dovrò trattare riguarda proprio quello, se ti va mi piacerebbe introdurre nel servizio anche il tuo punto di vista e il tuo blog. Per spiegarti i dettagli puoi contattarmi direttamente così ti dirò di più sul programma.

    Grazie.
    Enrico

  29. Giuseppe Says:

    Ciao,

    sono un giovane ricercatore, sono arrivato a Oslo 2 settimane fa per starci 4 mesi e uno dei motivi per cui sono qui e’ fare una ricerca sugli Italiani che vivono in Norvegia, in particolare a Oslo. Ho visto il tuo blog e sarebbe per me molto utile poterti incontrare per una chiacchierata sul tema. Spero per te questo sia possibile.

    A presto,

    Giuseppe

  30. Antonio Says:

    Ciao,
    sarai sicuramente sarai stufo di ricevere mail che ti chiedono info sulla situazione lavorativa in Norvegia.
    Scusami se mi permetto. Ho trovato il tuo sito dopo averti visto in Tv: spiegavi il sistema delle tasse.
    Se non ti disturba, mi piacerebbe inviarti il mio cv per dei semplici consigli.

    Grazie
    Antonio

  31. ardouni khalid Says:

    sono un itlo marochino mi piace molto la norvegia volevo saper si ci alergia di piante.

    • osloninja Says:

      Io soffro di moltissime allergie ma in Norvegia mi sono trovato molto bene, il clima freddo e la poca varietà di piante e animali mi hanno permesso di non avere particolari problemi. E’ un buon posto se si vuole sfuggire alle allergie (anche se i migliori restano i climi secchi vicino al mare…).

  32. Marco Francesco Nuzzo Says:

    Ciao!!
    Innanzitutto un grazie per il tuo blog, è utilissimo trovare “risorse” di questo tipo per chi ha intenzione di lasciare il nostro bel paese quanto prima.
    Sono uno studente di ingegneria Informatica (come lo sei stato tu :D) e spero di terminare presto.
    Ho letto che lavori nel settore del videogiochi, una delle mie aspirazione da “grande”. Vorrei chiederti di cosa ti occupi principalmente, come ci si può “introdurre” in questo mondo, che tipo di specialistica è più utile, se c’è qualche università particolarmente considerata dagli addetti ai lavori…….Thanks!!!
    P.S ogni altra informazione è oro colato! eheheh

    • osloninja Says:

      Ciao Marco, ti ringrazio per i complimenti. La domanda che mi poni purtroppo trova difficile risposta e meriterebbe probabilmente un post a sè stante, sarebbe riduttivo liquidare tutto in un commento. In generale posso consigliarti semplicemente di laurearti e, se vuoi fare il programmatore in una grande compagnia, specializzarti nel C++ di alto livello. Devi essere veramente hardcore per poter fare il programmatore nella industry perciò se la strada che vuoi intraprendere è quella, devi impegnarti molto. E’ un lavoro stressante e remunerativo, non fa per tutti, ma dà tante soddisfazioni. Se invece vuoi fare il game designer, in italia non c’è nessun titolo di studio particolare che ti prepara a farlo davvero (okay, forse c’è qualcosa allo IULM a Milano ma internazionalmente non vale granchè). Il game designer per molti è la grande aspirazione, tuttavia il livello di competizione è *enorme*, è estremamente difficile entrare nella industry per quella strada. Nonostante questo se ci vuoi provare ti consiglio di cominciare a specializzarti nelle varie engine di mod (dalle gui per world of warcraft ai moduli per unreal), questo dovrebbe darti parecchio credito in eventuali job application. Per finire, se vuoi veramente sminuirti (e francamente come ingegnere io ti sconsiglio fortissimamente questa strada) puoi proporti come Test associate / QA, ovvero un ragazzino sbattuto in uno stanzone a giocare e testare giochi per trovare i bug. E’ un lavoro deprimente e malpagato ma che molti, imho ingenuamente, vedono come trampolino. Solo in pochi escono dal QA e anzi spesso è segno di mediocrità, perciò sconsiglio di partire da lì.

      Detto questo, buona fortuna :D.

  33. Espatando Says:

    Ciao,
    complimenti per il blog e per condividere le tue storie con gli altri. Tra l’altro ho vissuto anch’io in Scandinavia, anche se non in Norvegia e mi pento di non averci scritto un blog al tempo. Adesso, anche se ho cambiato località ho rimediato e in più tra i miei progetti c’è http://www.espatando.com/ un sito pensato per gli italiani all’estero che hanno un blog: basta registrarsi, poi aggiungere il proprio blog e comparire assieme a tutti gli altri italiani all’estero su una “mappa dei bloggers italiani all’estero”, ho pensato che potesse essere d’aiuto a chi vuole trovare con rapidità i blog di italiani che raccontano le proprie esperienze oltralpe… se vorrai aggiungere anche il tuo sarà un piacere 🙂

    in bocca al lupo,

    Fulvio

  34. NeoGeoAes Says:

    Complimenti per il blog…
    E la mia voglia di partire sale alle stelle. Ed ovviamente, con i paesi nordici c’andrei a nozze. Cercano Character Artist dove lavori attualmente? 😀
    Ciao!

  35. ottodue Says:

    Qualche tempo fa (forse nel 2008), avevo trovato il tuo blog cercando in rete la parola “snus” (che come ricorderai sono i curiosi sacchettini col tabacco da mettere tra la mascella e la gengiva…)

    Il tuo modo di scrivere mi aveva intrigato ed avevo letto tutto il tuo diario.
    Rifacendo però il PC avevo perso il tuo indirizzo (maledetto Guglielmo Cancelli) e l’ho ritrovato per caso oggi.

    Ti devo ringraziare e farti calorosi complimenti: è un piacere leggere le tue avventure e le tue considerazioni…

    Scrivi in una maniera adorabile, davvero. Secondo me potresti fare lo scrittore a tempo pieno: la fantasia non ti manca, il senso dell’umorismo nemmeno, il tuo italiano è correttissimo, non scrivi mai cose banali, e quando lo sono … le scrivi in modo interessante.

    Mi iscrivo quindi per i prossimi tuoi post…

    Grazie ancora e complimenti

  36. adnand.mehmeti Says:

    salve ,mi rivolgo a tuti .Sono un citadino albanese che vivo in italia da 17 anni .Sono sposato e ho due figli.Vorrei tanto andare a lvorare in norvegia nell industria dell pesche per un bell po di tempo per poter aiutare la mia famiglia in un momento di dificolta.vorrei sapere le vie da seguire ,i contati di queste aziende .Vi prego di aiutarmi vi saro riconoscente per sempre,grazie

    • osloninja Says:

      Ciao Adnand, purtroppo di industria della pesca non so davvero granchè, non so cosa consigliarti. So che alle isole Lofoten, nel nord, c’è spazio per i pescatori e c’è anche una comunità italiana non piccola, specie nell’area sud intorno a Sorvagen.

      • adnand mehmeti Says:

        Grazie di avermi risposto.Comunque se vi capita di avere informazioni su questa industria e chiedere lavoro ,vi prego di informarmi.ciao

  37. Dino Says:

    Ciao, innanzitutto i miei complimenti e per il blog, molto curato e scritto con un italiano perfetto. Complimenti ancora per la scelta difficile di adattarsi a così tanti cambiamenti. Se posso farti una domanda ed approfittare delle tue esperienze nordiche ti chiederei come sia la situazione sanitaria in Norvegia (qualora tu non ne avessi proprio idea mi andrebbe bene anche un tuo consiglio spensierato). Sono un medico ancora abbastanza giovane e da quel che so anni addietro in Scandinavia vi era penuria di questa categoria di lavoratori. Grazie in ogni caso della tua disponibilità!

    • osloninja Says:

      Ciao Dino, ti ringrazio per i complimenti senz’altro esagerati per un blog di sciocchezze come il mio. Riguardo la tua domanda, ho avuto più di qualche contatto con la sanità pubblica norvegese e in generale non ho avuto alcun problema. Opinione comune che si raccoglie a Oslo (e solo a Oslo) è che tipicamente è necessario semplicemente fare la fila (qualche volta di alcune ore) per ottenere le prestazioni mediche: molto raramente il medico si reca a domicilio del paziente. Detto questo, non saprei quale sia la richiesta specifica di medici in Norvegia.

  38. Anna Says:

    Ciao Osloninja, complimenti per il blog! Ti ho trovato su google e data la mia ricerca di informazioni sul quebec, vorrei chiederti due info! Mi sembra di aver capito che per gli Italiani è possibile stare in Quebec massimo 6 mesi consecutivi senza visto.. al termine di questi 6 mesi è possibile fare il giochino “vado un giorno in USA e poi rientro in Canada con un nuovo timbro sul passaporto per altri 6 mesi?”
    E questi 6 mesi, sono da considerarsi per ogni anno solare oppure vale la regola “6 mesi in Canada e i 6 mesi seguenti devi stare fuori?”
    Non ho voglia di addentrarmi in burocrazie tipo residenza temporanea, perchè non ne ho bisogno, vorrei stare in Canada un anno in maniera legale, per andare a trovare vari familiari a Montreal, Edmonton, Toronto…
    Un saluto
    Anna

    • osloninja Says:

      Di questo “trucchetto” del giorno negli Stati Uniti personalmente non so nulla, gran parte dei visti temporanei ha la regola che per ogni giorno in Canada passato come X (nel tuo caso, Visitor), devi rimanere un giorno fuori dal Canada. Il modo più semplice per rimanere, in piena regola, in Canada senza avere particolari obblighi, è ottenere un permesso di estensione presso il CIC. Puoi fare tutto online qui:

      http://www.cic.gc.ca/english/e-services/extend-visit.asp

      Il costo è mi pare di 75 $ al massimo.

  39. Franco Says:

    Hoppardon, mi riferivo all’amica di cui sopra… grazie lo stesso 🙂 ottimo blog 😉

  40. Roberto Says:

    Ciao,

    è da alcuni anni che ti seguo un pò per curiosità ed un po’ perché sono interessato al mercato in cui lavori.
    Vorrei chiederti qualche informazione in privato se hai voglia e tempo per rispondermi.
    Ne approfitto del periodo e auguro a tutti delle feste serene ed un nuovo anno migliore anche per questo vecchio stivale, ne avremo bisogno.

  41. Per ora nada Says:

    Ciao.
    Leggendo il tuo blog mi sono venute in mente alcune cose che vorrei chiederti riguardo l’esperienza all’estero in Norvegia, ma preferirei via mail.
    Se ti è possibile puoi contattarmi alla mail che ho inserito nel campo?
    Mi farebbe molto piacere entrare in contatto con te.

  42. Igor Says:

    Ciao ragazzi, vengo da trentino alto adige….sono in Norvegia da praticamente un anno…ho iniziato come guida turistica e poi ho trovato miracolosamente un’altra occupazione che mi permette di lavorare tutto l’anno…sarebbe bello se qualcuno di zona si facesse sentire…vi devo dire la verità, dal punto di vista finanziario ecc va benone ma relazioni sociali, fare qualcosa con qualcuno diventa impossibile…vi sarei grato se qualcuno si facesse vivo! igor83rove@hotmail.com

  43. Igor Says:

    dimenticavo, zona dove abito è quella di Bergen 🙂

  44. Tomas Says:

    Ciao, a me piacerebbe andare a vivere e lavorare in Norvegia, ma è così difficile trovare lavoro? Grazie.

    • osloninja Says:

      Se non parli norvegese, si, a meno che tu non sia di una professione specializzata. In tal caso, una buona conoscenza dell’inglese è sufficiente.

  45. Alessandro77 Says:

    Ciao,
    mi unisco al coro dei complimenti per il tuo blog!
    Sono un ingegnere meccanico di 34 anni con varie esperienze, di cui l’ultima nel settore petrolifero. Il mio inglese è buono e ho iniziato un corso base di norvegese. A maggio sarò a Bergen per 4 giorni, dove spero di prendere contatti per un lavoro: lascerei subito l’Italia e mi trasferirei lassu!…Volevo chiederti, posso aspettarmi qualche possibilità di successo?
    Grazie mille!

    • osloninja Says:

      Si senz’altro. Sei nelle condizioni in assoluto migliori per lavorare in Norvegia, ovvero maestranza tecnica molto qualificata nel settore petrolifero che arriva in Norvegia anche parlando un pochino di norvegese. Credo che non avrai molte difficoltà a trovarti un lavoro, se è davvero ciò che vuoi.

  46. Tommaso Says:

    Volevo sapere il suo parere circa la possibilità di intrapendere un attivitò di esportazione di specialità agroalimentari in Norvegia… magari costituendo una ditta di importazione norvegese.

    • osloninja Says:

      Mi accerterei, prima di cominciare, dei dazi doganali che in Norvegia sono enormi. Una corretta stima dei costi, includendo le tasse doganali, mi pare essenziale per poter mettere in piedi una attività del genere.

  47. Tommaso Says:

    Buon pomeriggio,
    ti ringrazio della tua cortese e celere risposta. Volevo anche sapere il tuo parere circa il livello di gradimento che, secondo te, avrebbero i prodotti agroalimentari (non wine) tipici della dieta mediterranea rispettto ai gusti norvegesi. Ho fatto un viaggio l’anno scorso e non ho smesso mai di pensare di intraprendere un attività di export anche se nella mia vita mi occupo di tutt’altro (funzionario bancario). Grazie

    • osloninja Says:

      Ci sono già svariati posti che vendono prodotti tipici italiani e sono comunemente noti per avere prezzi folli ma cibo di qualità. Per quanto ho visto i norvegesi amano il cibo italiano ma poichè il prodotto importato costa una fortuna, non è ciò che si mettono in tavola tutti i giorni. E’ più un vizio occasionale.

  48. dany Says:

    arrivo un po’ tardi qui…….domanda banale,a 40 anni senza laurea sapendo bene l’inglese ho speranze di trovare un qualsiasi lavoro in norvegia? 🙂

    • osloninja Says:

      Credo di avere già risposto svariate volte a questa domanda, diciamo che senza sapere il norvegese e senza avere una professionalità già sviluppata personalmente la vedo difficile, specie se non hai contatti in Norvegia.

  49. Ardi Says:

    ciao osloninja… non le faccio i complimenti xche diventerei ripetitivo.
    ho 42 anni ed sono in possesso della patente di guida x i camion.. con esperienza di trasporti in tutta europa tranne la scandinavia e paesi dell,est… secondo lei e richiesto questo tipo di mestiere e se eventualmente conosci qualche imprenditore italiano sul mondo del trasporto li…? grazie anticipatamente.

    • osloninja Says:

      Mi spiace ma non ho davvero alcun contatto. L’auto trasporto in Norvegia è piuttosto importante dato che la linea ferroviaria che va da nord a sud si interrompe a Bødo e riprende a Narvik, creando una sorta di separazione tra nord e sud piuttosto netta. Di camion in giro se ne vedevano parecchi certamente. Poi tra questo e dire che sia il paradiso dell’autotrasporto credo che ne passi parecchio.

  50. Ennio Says:

    Ennio, ho 46 anni senza occupazione da poco, sono un controller amministrativo. Laureato, Buon inglese.
    Ho qualche possibilita’ in Norvegia?
    grazie

  51. Piero Says:

    Ciao osloninja, intanto complimenti per il blog e grazie per tutte le informazioni che ci hai regalato, mi hai schiarito un pò l’ incertezza che avevo tra Canada e Norvegia, tra Toronto e Oslo (probabile Toronto), anche se in entrambi non sarà facile. Innanzitutto mi sembra educato presentarsi, mi chiamo Piero e ho 34 anni. Sono un disegnatore per passione e penso di cavarmela bene, di avere una buona mano. Volevo chiederti se l’ azienda per cui lavori ha bisogno di queste figure o meno.

  52. Fantocci Rag. Ugo Says:

    Ciao e complimenti per il blog!
    L’ho trovato per caso, dato che mi sono trasferito in Norvegia e tempo fa avevo anche inviato la mia candidatura per una posizione nella stessa azienda dove lavori tu, con esito negativo.
    Se mi avessero assunto avrei di sicuro fatto di tutto per evitare il disastro che siete stati capaci di combinare con l’ultimo progetto.
    Ne ho seguito il travagliato sviluppo fin dai primi annunci, qualche annetto (di troppo) fa, e dopo l’eccitazione iniziale, l’interesse è andato via via scemando.
    I segnali di un flop enorme c’erano tutti: dalla criptica e quanto mai innapropriata (per un prodotto del genere) campagna di viral marketing alla maldestra implementazione dei social media.
    Poi il più volte posticipato lancio, i bug, l’impegno economico richiesto (acquisto, canone, e pure uno store in game?), i server solo in Nord America, e tanto, tanto altro.
    Un vero e proprio suicidio. Com’è possibile? Non ci voleva di certo un genio per evitarlo, almeno in parte…
    La prossima volta magari ti contatto prima, così puoi mettere una buona parola per me, e ti assicuro che non permetterò un tale scempio! 🙂
    Scherzi a parte, spero tu non rientri nel maxi-taglio, e in caso contrario, credo comunque che non avrai problemi a trovare lavoro altrove, non ci vuole tanto a capire che sei una persona in gamba. 😉
    Ciao!

    • osloninja Says:

      Credo che sarebbe molto inappropriato per quanto mi riguarda commentare sulla performance del gioco, davvero poco professionale, quindi mi limito a confermare il diritto per ognuno di avere una propria opinione. Per quanto riguarda i tagli aziendali, non sono stato colpito, non preoccuparti. Mi rammarico che il gioco ti abbia deluso, quello si, è sempre un dispiacere.

  53. antonello Says:

    Ciao osloninja….mi chiamo Antonello ed ho 30 anni……e come il 90 % delle persone che ti contattano su qst blog, anch’io sto pensando di andarmene a stare in Norvegia! ho un buon inglese, ma niente norvegese! volevo sapere se, senza troppo pretendere per l’inizio, c’è la possibilità realistica di trovare lavoro! dal cameriere al barman (robe simili insomma!!!) la mia esperienza in italia purtroppo è in un campo un pò poco considerato a livello lavorativo….la musica…..quindi diciamo che è “un’arma non sfruttabile!!”…….ti sarei grato di una tua idea riguardo la mia idea….se scrivo di nuovo idea vinco qualcosa? IDEA!!!!! 🙂
    ps ho un paio di contatti ad oslo….un amico italiano che vive da qlc anno su ed un norvegese che viene in vacanza nel mio paese….ma prima di muovermi vorrei cmq più info possibili!! per ora grazie

    • osloninja Says:

      Ciao Antonello, grazie per avermi scritto. Non ho veramente molto da aggiungere rispetto a quanto ho già risposto ad altri nei commenti. Se non parli norvegese e non sei uno specialista puoi avere molte difficoltà ad integrarti in Norvegia. Già se hai un appoggio locale le cose possono andare un po’ meglio.

  54. pino Says:

    provo da un anno a trasferirmi a oslo ma non ho qualcuno su che mi da una mano per trovare lavoro sono un tappezziere imbianchino professionista e parlo un po l’inglese , se ce un italiano che mi da un ‘aggancio sarebbbe bello, ciao

    • osloninja Says:

      Magari qualcun altro che legge il blog può aiutarti, io non vivo più in Norvegia nè quando ero lì sarei stato in grado di aiutarti, mi dispiace.

  55. Giancarlo Says:

    ciao osloninja, volevo chiederti da quanto tempo manchi dall’italia?
    perchè quì adesso è come nel dopoguerra. anche io vorrei, anzi voglio trasferirmi in Norvegia, perchè oltre al lavoro sto perdendo anche la casa. ciao a presto

    • osloninja Says:

      E’ circa sei anni ormai che ho lasciato l’Italia e ho vissuto per circa tre anni in Norvegia e ormai quasi tre in Canada. Mi dispiace che tu stia perdendo la casa, è davvero molto triste.

  56. Simone Says:

    Ciao Osloninja,

    innanzitutto Buon anno, come va in Canada ? Si percepisce la crisi economica anche li da te ? . . . e poi volevo chiederti se per te è meglio vivere in Norvegia oppure in Canada .. . e quali sono le differenze maggiori . . . magari anche rispetto all’Italia che conoscevi . . .. ciao e grazie

    • osloninja Says:

      Ciao Simone, si la crisi economica ovviamente si percepisce ovunque anche se il Canada non è particolarmente malconcio. Ricordiamoci infatti che i grandi fondi (spesso di speculazione internazionale) che investono nei buoni poliennali degli Stati sono in larga parte cinesi, scandinavi e canadesi, quindi le cose non vanno troppo male. Per quanto riguarda il mio settore nello specifico, in Québec va piuttosto forte quindi non me la passo male. Infine, per quanto mi concerne personalmente, sto infinitamente meglio a Montreal rispetto che a Oslo, tuttavia poichè non sei il primo a chiederlo mi riservo di rispondere più diffusamente in un post sul blog perchè ciò che “funziona” per me può non funzionare per altri. Ho scritto un post riassuntivo sulla Norvegia prima di lasciarla (“La risposta è dipende”), quello può già darti alcune informazioni utili. Ci tengo a sottolineare un milione di volte che sono tutte opinioni personali esposte alle mille eventualità del quotidiano e che quindi NON vanno prese come La Verità.

  57. massimo Says:

    anni e anni a lavorare in italia fino ad arrivare a 40 anni con ritrovarmi con molte soddisfazioni fin ad aprire ristorante e pizzeria ma sacrifici e 18 ore di lavoro al giorno e senza avere la possibilità di dire questo mese dopo aver pagato tutti questo è il mio stipendio’!!!!! bhè accontentarsi si gode!!!!ma? ispirazione norvegies un giorno forse ci andrò come turista chissà a lavorare quali soddisfazioni si possono avere io e mi moglie tra cuoca io pasticciere cuoco pizzaiolo e rosticcere troveremmo qualcosa del genere senza parlare una parola ne inglese ne norveg…. e in canada?

  58. Eduard Says:

    Ciao Osloninja…sono un ragazzo Albanese di 29 anni di eta che vive in italia da 14 anni…vorrei a provare a vivere in Norvegia..e le mie esperienze lavorative sono queste…barista…cameriere..pasticcere aiuto fornaio e comesso presso negozzio timberland qui a firenze…e parlo un inglese bono diciamo..una bona base..che consiglio mi potresti dare perfavore..grazie da Eduard e tante buone cose.

    • osloninja Says:

      Ciao Eduard, non saprei bene che cosa di consigliarti di diverso da quanto ho già consigliato a tanti altri. Se non parli il norvegese, trovare un lavoro sarà parecchio difficile, rischi di trovarti in un paese senza alcun appoggio. Se sei fortemente intenzionato a trasferirti in Norvegia, ti consiglio di imparare un po’ di norvegese prima di venire oppure di avere contatti locali che ti aiutino.

  59. Eduard Says:

    Grazie di avermi risposto sei un amico..ciao tante buone cose.

  60. Giordano Febo Says:

    Ciao,
    ho trovato questo forum cercando notizie riguardanti la Norvegia e vorrei fare alcune domande, se possibile.
    A mia moglie hanno proposto di trasferirsi per lavoro in Norvegia, uno stipendio di 2000 euro mensili è sufficiente per vivere con un bimbo di un anno (il salario minimo a quanto corrisponde)? Esiste l’assegno familiare per i figli?
    Grazie in anticipo…

    • osloninja Says:

      Questi duemila euro mensili sono lordi o sono netti? Immagino che siano netti, perchè se fossero lordi corrisponderebbero a una cifra assolutamente irrisoria. Anche se sono netti, parliamo di qualcosa come 300,000 – 330,000 corone l’anno che sono praticamente il salario assoluto minimo (in tasca te ne resteranno tipo 170,000 l’anno, di quelle corone, forse qualcosa di più poichè avete un figlio). Di assegni familiari onestamente non so niente perchè non ho figli, tuttavia se hai figli paghi tasse leggermente più basse e hai la possibilità di sfruttare i servizi sociali al meglio perchè ce ne sono molti dedicati alle famiglie. Diciamo che per quei due mila euro, che sembrano tanti ma che in realtà vi costringeranno a fare i conti in tasca di continuo se siete in tre, io ci penserei davvero bene prima di andare in Norvegia.

  61. C. Says:

    Ciao,

    Ho trovato per caso questo forum e mi ha fatto sorridere….rara eccezione qui in Norvegia.
    Io ho vissuto tre anni ad Oslo e tra due settimane me ne torno in Italia. La mia ditta italiana mi ha inviata qui nel 2010 per seguire un cantiere (lavoro nel campo edile).Ho lavorato due anni per loro e sono stata benissimo. Avevo il ragazzo Norvegese, che di più norvegese non si può…..il brunost lo usava come sapone e le bandierine norvegesi come carta igienica!! A cantiere finito ho avuto la brillante idea (anche se non ero convinta del tutto) di lasciare il mio lavoro e rimanere qui. Un po’ sono rimasta per il vichingo un po’ lo ammetto perché mi sono fatta condizionare dal mito della stabilità e tranquillità norvegesi che paragonati alla crisi italiana sembrava la scelta più saggia. Trovare lavoro per me è stato facilissimo. Ho cominciato a lavorare per una compagnia norvegese ad Agosto 2012 ed ho resistito 7 mesi poi ho deciso di fare fagotto. Molto ha influito ovviamente la separazione dal mio ragazzo ma la decisione di non rimanere in Norvegia ha tutte altre radici.
    Premetto: Ho vissuto in altri paesi, parlo norvegese ed ho carissimi amici norvegesi a cui voglio molto molto bene e stimo moltissimo.
    Tuttavia durante il periodo che ho lavorato qui per l’ufficio norvegese ho assistito ad un lento ed inesorabile calo di intraprendenza. “La passività” norvegese mi ha logorato. Questa tendenza all’omologazione e la completa assenza di meritocrazia l’ho trovata deprimente.Il nazionalismo qui è fortissimo e si pone come un muro per tutto ciò che è diverso.Il livello culturale è opinabile, mi sono scontrata con gente laureata in lettere che non aveva mai letto il “Maestro e Margherita”.Facendo le valige mi sono accorta che ho 4 copie del libro “Sulten”(di Knut Hamsun) 5 di Peer Gynt di ibsen e 6 cd di de “De lillos” tutti regali di amici norvegesi che cercavano di tramutarmi in una Norsk Kvinne…..sconvolgente pensare che abbiano tutti pensato alla stessa cosa da regalarmi!
    I Norvegesi si definiscono duri lavoratori, ma a me sinceramente non sembra proprio così. Trovo che non ci sia passione o voglia di lasciare un segno tangibile dell’operato umano ai posteri. Basta andare a casa alle 3 e stare con i bambini. Se poi non hai bambini entro i 30 anni sei un povero sfigato con dei seri problemi di adattamento.
    La Norvegia è un paese ricchissimo, lo stato non fa altro che dirti che sei ricco ma che devi pagare per vivere di rendita in futuro: quando il petrolio sarà finito. Concetto per me insostenibile poiché credo nello sviluppo e nell’innovazione…e si sa che era Archimede Pitagorico ad inventare e non Zio Paperone.
    La Norvegia è un paese socialdemocratico…idealmente ideale ma piena di contraddizioni in termini: per loro è importantissimo fare parte del grande insieme che è la società come è altrettanto importante mantenere la propria individualità. E’ come se tutti volessero stare dentro lo stesso cerchio ma senza toccarsi…nemmeno lambire l’altro individuo. Estremamente affascinante se si pensa all’Italiano che ama invece il contatto, stare con gli altri ma allo stesso tempo non gli interessa nulla del concetto di società.

    Non condivido la tua opinione che i Norvegesi sono ricchi bifolchi, poiché di ricchi ce ne sono pochi, il resto è un ceto medio che spende tutti i soldi in attrezzatura sportiva e birra.

    Devo dire che ho riscontrato in loro una grande dignità, sono persone affabili, gentili ed oneste….magari un pò fredde ma attribuisco la causa al loro modello di società passivo.

    Il cibo non è così malvagio, ho mangiato peggio in Svezia.

    Concordo che è tutto sproporzionatamente caro compresi i beni di prima necessità.

    Il freddo è sostenibile, almeno ad Oslo, basta che ti copri….ma il buio è deprimente e anche se sei una persona positiva non puoi non rimanerene segnato.

    Il paesaggio è bellissimo e potente…uno STURM UND DRANG.

    concludo questo mio piccolo sfogo raccontandoti i due episodi che mi ha fatto decidere, da un giorno all’altro di lasciare la Norvegia.
    Era pasqua e ho chiesto ad alcuni colleghi quale fossero i loro programmi per le vacanze e tutti ovviamente hanno risposto: “come tutti i Norvegesi andiamo alla Hytta e tu?” io ho riflettuto un momento e mi sono resa conto che io non potevo dire vado “come tutti gli Italiani” in un determinato posto perchè gli italiani non fanno tutti le stesse cose! Se dovessi descrivere l’italiano racconterei come si comporta, come si atteggia ma non lo definirei mai per quello che fa’. Il Norvegese invece lo si descrive per quello che fa e non per quello che è……..l’ho trovato interessante ma anche un pò spaventoso!
    Sempre in studio c’era la figlia piccola di un collega ed io rivolgendomi a lei le ho chiesto…..da profana donna senza figli, di parlarmi della scuola se c’era qualcosa che le piacesse in particolare e in cui, forse, fosse la più brava a scuola. Lei mi ha risposto: ” più brava? perché più brava, siamo tutti uguali”. Questa risposta, contraria a tutto il modello culturale con cui sono cresciuta, mi ha destabilizzato: e se lei fosse un genio? nessun norvegese lo saprà mai!

    • osloninja Says:

      Che dire, Amen :D.

      L’ho detto molte altre volte e lo ripeto ancora, alla fine della fiera, rimanere in Norvegia dipende completamente dall’uniformarsi a questo strano Paese. Vuoi diventare norvegese in tutto e per tutto? Ottimo, sarà un’esperienza stupenda. Non vuoi? Cercati un altro posto dove vivere, non funzionerà.

  62. Fabio Says:

    Mi intrufolo nel post scritto da C.
    Percepisco qualcosa di fondo da parte tua. Vivo in norvegia da oltre 2 anni. Si, e’ tutto piu’ difficile, ma e’ questione di cultura. Credo sia meglio questo “mondo” piuttosto che la presunta “stabilita’” dell’attuale italia che nulla di buono, per il futuro, promette. Chiudo concordando con OsloNinja….. o sei mosso da spirito combattivo o scappi a gambe levate…. Onestamentepreferisco un paese stabile dove puoi ancora crearti un futuro, ma io non sono te 🙂

  63. C. Says:

    Ciao Fabio,
    Il mio commentare, come quello di OsloNinja è frutto puramente di esperienze personali. Ho viaggiato molto e ho vissuto in diversi posti maturando l’idea che non esiste un posto migliore di un altro in senso assoluto. Dipende dalla propria personalità ovviamente ma anche dal momento della propria vita in cui ci si trova e quindi dalle esigenze che si hanno in quel dato periodo.
    In Italia, c’è una tendenza a vedere l’erba del vicino sempre più verde ed in particolare ultimamente è di moda idealizzare il sistema scandivano a suon di numeri e statistiche. Con il mio racconto volevo solo sfatare il mito che la Norvegia è il paese dei balocchi per tutti e che numeri e statistiche vanno contestualizzati e le premesse spiegate.
    La mia decisione di andar via non è sicuramente legata a mancanza di spirito combattivo…anzi tutt’altro è proprio quello che mi ha mossa.Capisco che la tua visione di futuro è legata alla necessità di stabilità, ma io come dici tu, non sono te e per il momento dal futuro mi aspetto crescita e passione che qui non l’ho trovate.

    C.

  64. Simone Says:

    Se ci fosse un po’ più di sole la scandinavia sarebbe un posto migliore dell’Italia senza alcun dubbio . . . personalmente non ho mai avuto nemmeno una lira di debito ed invece l’Italia ha uno dei debiti più alti del mondo . . . tutto dovuto alla proverbiale furbizia italiana . . . i politici ma in generali i potenti (industriali compresi) al potere in Italia hanno rubacchiato e mangiato insieme per decenni tutto alle spalle degli altri Italiani. . . i quali, la maggioranza suppongo, se fossero al potere farebbero lo stesso . . . gli italiani sono degli incivili da questo punto di vista . . . in Scandinavia i politici hanno più senso dello Stato e non usano il potere che hanno per fini personali . . . si rispetta solo gli amici e conoscenti e agli altri non si pensa . . . un paese civile si vede già da cosa uno butta dal finestrino dell’auto . . . in Italia si butta di tutto …sigarette, lattine, bottigliette, ecc. . . . e questo fatto la dice lunga sul rispetto che abbiamo per gli altri ( uomini, animali, Natura ) ma anche per noi stessi e dei nostri figli . . . In Scandinavia hanno anche loro i loro problemi . . . come la depressione, suicidi, alcolismo e nazionalismo . . . poi voglio controbattere ai due aneddoti finali di “C. Dice” . . . per il primo ti posso ricordare che a Pasqua . . . tempo permettendo . . gli italiani vanno tutti nello stesso posto . . . ricordati le file in auto per arrivarci . . . dubito che in Norvegia hai mai fatto delle ore in auto in fila . . . il traffico sarà inesistente . . . per quanto riguarda il secondo esempio . . . la scuola italiana riesce a portare alla laurea il 12% degli italiani (percentuale che con la crisi è in calo) mentre in Norvegia si laureano il 42% dei norvegesi . . . e non ho mai sentito che i soffitti delle aule cadessero sopra la testa degli studenti invece qui in Italia è capitato più di una volta a causa della mancanza di fondi . . . l’Italia è il paese più bello del mondo . . . e ce lo dicono tutti . . . Inglesi, tedeschi, americani, cinesi, russi, . . . ma noi abbiamo molti difetti che annullano questo primato (3 mafie, politici ladri, lavoro in nero, evasione fiscale, non rispetto per la natura, debito pubblico, ecc.) . . . la lontananza avvicina e da lontano i difetti dell’Italietta non si vedono e sentono ma prova a tornare in Italia l’euforia iniziale ti tornerà la memoria . . .

  65. C. Says:

    A leggere Il tuo commento riesco a vedere solo rabbia e voglia di giustificare le tue scelte sentendoti dire che sono la migliori e cio’ mi fa pensare che forse non ne sei proprio convinto.

    Se leggi bene quello che ho scritto non ho mai detto che l’Italia e’ migliore della Norvegia, e a dirla tutta non ho mai messo a confronto la Norvegia con gli altri paesi anche perche’ non si possono mettere a confronto non ci sono le premesse…dobbiamo aspettare che la Norvegia arrivi a 60 millioni di abitanti e che non ci sia piu’ petrolio 😉 credo che ne io ne te ci saremo!
    Non ho mai detto che tornero’ in Italia e ci rimarro’, non ho mai difeso l’Italia…..ho solo detto che nella mia esperienza personale la Norvegia non e’ il paese dei balocchi come viene descritto da tutti ed ho sottolineato che questa e’ solamente la mia opinione…..
    Sono contenta che tu ti trovi bene in Norvegia e abbia trovato la tua dimensione ma non per questo tutti quelli che non l’hanno trovata qui debbano essere considerati scemi o visionari !

  66. Simone Says:

    . . . anch’io non ho mai detto che sei una scema o visionaria . . . e non l’ho pensato nemmeno . . . ho solo messo in evidenza le differenze tra Italia e Norvegia dei tuoi ultimi due aneddoti . . . dalle tue parole sembrava che noi eravamo meglio di loro . . . e non lo siamo . . . per il fatto che il petrolio finirà i norvegesi ne sono a conoscenza ed è per questo che stanno investendo molto nell’università e nella ricerca, ecc. . . . invece i paesi del sud del mondo dove c’è petrolio non ridistribuiscono la ricchezza ma ci sono gli sceicchi che ostentano il lusso e i poveracci con le pezze al culo per strada a chiedere l’elemosina . . . il numero della popolazione non influenza la civiltà individuale . . . il rispetto della natura non si annacqua è intrinseco in ciascun individuo . . . in Germania sono 80 milioni ( 20 milioni in più di noi) in un territorio non molto più esteso dell’Italia eppure le cose sono diverse . . . poi sono d’accordo con te che la Norvegia non è il paese dei balocchi e che come ti ho scritto hanno anche loro i loro difetti e le loro debolezze che sono tipiche di ogni uomo sulla faccia della Terra . . . nessuno Stato sulla Terra è “il paese dei balocchi” . . . soltanto che in questo momento storico gli Italiani hanno alcune cose importanti da imparare dai norvegesi . . . la mia rabbia, come la chiami tu, è più una speranza di vedere l’Italia ma soprattutto gli italiani migliorare . . . ed è per questo che sono intervenuto nel mio piccolo mettendo in evidenza le nostre lacune . . .

  67. Ilaria Says:

    Ciao 😀 abbiamo scoperto oggi il tuo blog e ci piacerebbe molto uno scambio link e due chiacchiere via mail (commento modificato ho rimosso l’indirizzo email in chiaro) 🙂 complimenti per il modo in cui scrivi!
    Ilaria

  68. Leo Says:

    Ciao, anche io come molti avrei un progetto da portare in Norvegia. Mi piacerebbe aprire un negozio di prodotti tipici italiani. So che il cibo e la cultura culinaria li non e’ granche’ secondo te ci sono buone possibilita’ di riuscita in questo settore?

    • osloninja Says:

      Senz’altro è una possibilità, devi fare i conti però con i costi esorbitanti aggiunti dalle tasse di importazione e dalla grande difficoltà con cui si possono importare prodotti freschi (dovrai refrigerare tutto). In compenso poichè i prodotti italiani sono molto apprezzati, potrai tranquillamente farteli strapagare :D. Buona fortuna!

  69. Claudio Says:

    Salve,
    oggi giorno, andando in Norvegia con la sola conoscenza della Lingua inglese, si rischia di non trovare nemmeno i tipici “lavoretti umili” (come lavapiatti, ad esempio) per iniziare, ovvero, giusto per mantenersi finché non si apprende la Lingua locale?
    Se è così, la Norvegia è un Paese particolarmente complicato per chi ha intenzione di andarci a lavorare.

    • osloninja Says:

      Per quanto ho visto, se non sai il norvegese sostanzialmente non vai da nessuna parte. Le eccezioni che ho visto sono per le maestranze specializzate che spesso lavorano in inglese.

      • Simone Says:

        come in tutti i paesi del mondo . . . come del resto qui in italia . . . ti immagini in una pizzeria o un bar un cameriere che parla solo inglese e nemmeno una parola di italiano ? . . . non penso . . . e la stessa cosa è in Norvegia . . . perché stupirsi

  70. osloninja Says:

    E chi si stupisce? A domanda, rispondo. Mi pare ovvio che in ogni paese sia normale che per un generico lavoro, specie a contatto col pubblico, ci si aspetti di parlare la lingua locale.

  71. osloninja Says:

    Scusami tu, wordpress mi ha tratto in inganno, vedevo il commento in risposta al mio.

  72. Simone Says:

    Ciao, seguo il tuo blog dal 2012 e ti ammiro molto, sono uno studente al primo anno della magistrale in ingegneria energetica e nucleare. Quest’anno farò richiesta di erasmus ed avevo intenzione in ogni modo dopo la laurea di fare un esperienza lavorativa all’estero, o magari cercare un dottorato. L’ambito in cui mi specializzo è quello nucleare, settore industriale che mi affascina molto ma che in Italia (ahimè) è poco apprezzato… Con la mia laurea potrei ad ogni modo lavorare per aziende nel settore meccanico/energetico, ma essendo appassionato del settore specifico ho un forte desiderio di espatriare. Hai conoscenze anche vaghe al riguardo? Sono completamente spaesato, non so quale nazione potrebbe fare al caso mio (nel continente o anche fuori), qualche consiglio? Per la lingua inglese non ho certificati e la sto imparando da autodidatta, hai qualche dritta da darmi anche su questo? Ti ringrazio in anticipo per una tua risposta!

    • osloninja Says:

      Bella sfida, quella di imparare il nucleare in Italia. Non è un settore di cui personalmente mi occupo, ma credo che il punto di partenza più facile sia quello di selezionare i paesi che le centrali nucleari le hanno e muoversi da lì. Inutile dire che in Scandinavia non hanno alcun bisogno dell’energia nucleare quindi non è un buon candidato.

      Per quanto riguarda l’inglese, senz’altro è una conoscenza assolutamente indispensabile, un ingegnere non si può permettere il lusso di non parlarlo. Impararlo da autodidatta io personalmente lo sconsiglio per ogni lingua per il semplice fatto che quasi sicuramente finirai per auto insegnarti qualche strafalcione o qualche modo sbagliato che poi sarà molto difficile da eliminare perchè parte dell’abitudine. Quello che consiglio è di fare corsi finchè non si raggiunge un livello di autonomia sufficiente per parlare senza troppi problemi con un’altra persona che parla la stessa lingua. A quel punto puoi imparare senza troppo sforzo tutto quello che ti serve. L’inglese poi è una lingua particolarmente facile, quindi non ti ci dovrebbe volere molto.

      Buona fortuna!

  73. Simone Says:

    Innanzitutto grazie per la tua risposta, per l’inglese hai proprio ragione, da soli si impara poco è niente. Da un mese ho cominciato a seguire un corso per conseguire l’IELTS, livello C1 (Advanced), offerto dalla Sapienza, farò il test ad inizio 2015 e se non dovesse bastare credo proprio che seguirò altri corsi (con le serie TV non si impara tutto :D). Sul primo punto devo però correggerti: la Finlandia produce il 33,31% della sua energia tramite centrali nucleari, ne hanno una anche in costruzione (http://www.iaea.org/PRIS/CountryStatistics/CountryDetails.aspx?current=FI), la Svezia ne ha addirittura 10 in funzione, per un totale del 42,72%(http://www.iaea.org/PRIS/CountryStatistics/CountryDetails.aspx?current=SE) di produzione dell’energia elettrica necessaria al paese!
    In pratica l’Italia la Norvegia e pochissime altre nazioni al mondo sono le uniche a non utilizzare reattori per la produzione di potenza.
    Una cosa che ho notato è che qui in Italia non ci si rende conto di quanto sia sviluppata la tecnologia nucleare in tutte le sue categorie, che vanno dalla ricerca (fusione nucleare ad esempio) alla medicina nucleare (non immagini quante macchine utilizzano tale tecnologia, pensa che molti ospedali hanno dei piccoli acceleratori di particelle per produrre diversi isotopi essenziali per le diagnosi…) radioprotezione e misure nucleari per l’inquinamento atmosferico fondamentale per la salvaguardia (è l’unico metodo di rivelazione non invasivo) ed infine per la produzione di energia (ce ne sono molti altri ma non ti voglio annoiare ulteriormente, dato che forse già ci sono riuscito).
    Posso dirti sinceramente che ad un mese dalle prime lezioni specialistiche, ho scoperto che a quanto pare di lavoro ce n’è anche in Italia (gli ingegneri nucleari che vanno in pensione sono più di quelli che si laureano attualmente), ma il mio desiderio di espatriare non c’entra nulla con il fatto che si trovi lavoro o meno: vorrei semplicemente cambiare aria, magari fare un dottorato (o semplicemente fare esperienze lavorative) tra un anno o due e prima di allora pensavo all’erasmus, e sono particolarmente attratto dal Belgio, Svezia e dalla Francia…. Magari un uomo di mondo come te può dirmi qualcosa di questi tre paesi? 😀
    Un saluto, Simone.

    • osloninja Says:

      Interessante. Mi stupisce alquanto che Svezia e Finlandia si affidino al nucleare quando in realtà hanno disponibili enormi quantità di acqua che sarebbero del tutto appropriate per l’energia idroelettrica. Per il resto, sono perfettamente cosciente che l’ingegneria nucleare non è soltanto centrali nucleari ma da ingegnere come te so anche che non è proprio uno dei settori di traino del nostro Paese, quindi buona fortuna :). Riguardo una selezione tra il Belgio, la Svezia e la Francia, sono stato in tutti e tre e ho molti amici che sono o nativi o vi vivono, perciò mi permetto di offrire una opinione da “un tanto al chilo”.
      La Svezia è un paese scandinavo quindi tasse alte, tanti servizi sociali, cibo caro e in genere schifoso. La gente è meno snob (e mi permetto di dire razzista talvolta) che in Norvegia e personalmente ho trovato la Svezia un posto particolarmente accogliente e alla mano. Stoccolma poi è molto bella e per essere una grande città è molto vivibile. Imparare lo Svedese ovviamente è importante ma non fondamentale, conosco tante maestranze tecniche che parlano solo inglese e non hanno grandi problemi. Io stesso sono rimasto tre anni in Norvegia masticandolo giusto un pochino e non è stato di certo un dramma. Ovviamente non parlare la lingua locale è sempre un malus importante all’integrazione sociale.
      La Francia è la Francia. Onestamente penso che i francesi siano tali e quali agli italiani, ci piacciono molte delle stesse cose e anche se non lo ammettiamo ci comportiamo in maniera simile (siamo pigri uguale, siamo “furbi” uguale, ci lamentiamo delle stesse cose). La sola grande differenza sono gli ultimi duecento anni di storia che hanno condizionato molto differentemente le due nazioni. Se parli il francese (perchè se non lo parli, è esattamente come in Italia, buona fortuna fare alcunchè), la Francia è un bellissimo paese simile all’Italia in condizioni economiche leggermente migliori. Questo significa che ha anche un po’ tutte le magagne dell’Italia (burocrazia e servizi al cittadino in primis).
      Il Belgio è interessante. E’ una terra di mezzo e per quanto mi riguarda è quintessenzialmente mitteleuropa. Si parla francese, almeno in una parte, e un dialetto dell’olandese (il fiammingo) nell’altra. E’ un paese economicamente abbastanza solido ma con importanti problemi di stabilità governativa (sono stati mesi e mesi con un governo dimissionario che non faceva altro che ordinaria amministrazione, crisi politica enorme). Nonostante questo è un paese tranquillo in cui a quanto mi dicono si vive bene e senza troppe preoccupazioni, quindi potrebbe essere una possibilità.

      Se dovessi scegliere io? Probabilmente la francia o il belgio, per questioni di lingua. La Scandinavia per me è un capitolo chiuso e non tornerò mai più a viverci.

  74. marco Says:

    ciao sono marco di verona vorrei capire sel nel mio settore edilizia e strdale in italia e crisi completa se in norvegia o fillandia ce possibilitadi lavoro premetto o 50 anni ma o esperienza non so quanto sia importante

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